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| Mia madre ed io. Alexandra e Balwina |
Se vi dico che non riesco a lasciarvi??!!...
Mi vengono continuamente piccoli episodi da raccontarvi!!...
E allora, ho deciso...adesso butto giù!
Quello che viene, viene!
Come ormai si sa, sono nata a Bruxelles il 10 Giugno del 1947. Per essere precisa, sono nata a Ukkel, alla periferia di Bruxelles, cittadina sorta sul limitare del campo di battaglia di Waterloo.
Mi è sempre piaciuto pensare che è da lì che ho tratto questo mio carattere battagliero... Oh, attenzione, non mi salta facilmente la mosca al naso, ma sono cocciuta, una che non si arrende e che deve andare, e va, fino in fondo. Oriana dice che sono come la goccia..., mi dispiace, ma non so lasciare passare. Per me, per come la penso, non ci si può -anzi non ci si deve- arrendere. Bisogna portare avanti le proprie idee e il proprio volere, e il mio "difetto" più grande, è che lo pretendo anche dagli altri. Ricordo le punizioni di quando ero piccola. Per i miei genitori, la punizione era, a seconda della gravità, uno schiaffo sulla mano tesa in avanti, dorso in su -o su ambedue le mani- , seguito dall’andare nell’angolo della stanza con la faccia rivolta alla parete, le mani incrociate dietro la schiena, e starci fino a che loro non chiedessero: «Hai capito? Vieni a chiedere scusa...». Ebbene, io nell’angolo mi ci addormentavo, perché ritenevo di aver ragione e di essere stata punita ingiustamente: non ero mai d'accordo con il loro giudizio. Penso, anzi ne sono convinta, che per tutti, anche per le mie sorelle, io fossi la strana, la pecora nera: quella diversa...
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| Io a 10 anni - me at the age of 10 |
When was the last time I wrote and you read?
What if I tell you that I can not leave you?!!...
I continually get something else or more to tell you!!...
And so, I decided...now I’ll "spit" everything and ... what comes comes!!
As you know by now, I was born in Brussels on June 10, 1947. To be precise, I was born in Ukkel, on the outskirts of Brussels, a small town built on the edge of the battlefield of Waterloo. I'm sure that's where I got this fighting character of mine ...
Oh, beware, I'm not easily angered, but I am stubborn. I have to carry on my ideas and my will Oriana says I'm too persevering...I'm sorry, but I can't let (everything, anything) pass. I do not give up and I have to go, and I definitely go, to the end. For me -the way I think about it- I cannot, I must not, surrender and (but?) my biggest fault is that I demand it from others.
When I was little, I was often punished. I remember my parents' punishments. Depending on the seriousness, we use to get a slap on the hand extended forward, back up, -sometimes even on both hands!- followed by standing into the corner of the room with the face turned to the wall and hands crossed in the back, until someone would say "Did you understand why you have been punished? Come and apologize!" Well, I ...use to fall asleep in the corner! I felt, I knew I was right and had been unjustly punished: I never agreed with their judgment.
I think, in fact I am convinced, that for everyone, even for my sisters, I have always been the strange one, the black sheep: the different one...
