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Written by Dorikri
Written by Dorikri
Pesci rossi cinesi dipinti da me su uova in porcellana Chinese goldfish painted by me on porcelain eggs |
In tutti quegli anni in Cina, mio nonno era diventato un cultore, un amante ed un vero intenditore dell’antica arte cinese e nel suo appartamento sul Boulevard du Cimiez, a Nizza, aveva centinaia -giuro che non esagero!- tra antiche pitture su seta, oggetti di antiquariato, tappeti, mobili e sopramobili, tutti di manifattura Ming e Qing, nantiche dinastie cinesi, molti dei quali provenienti dalla Città Proibita.
Ho la fortuna di possedere diversi pezzi che Grand’pére mi ha lasciato in eredità quando morì di un tumore al cervello.
Io avevo quindici anni e i miei genitori, conoscendo il mio legame con il nonno, mi mandarono subito a Nizza, dove trovai Grand’mère nella disperazione più completa, che in continuazione minacciava di suicidarsi(!).
Per fortuna, Grand’mère visse altri quattordici anni, tempo sufficiente a dilapidare una fortuna in soldi e azioni e, ciò che per me è peggio, e che più mi dispiace, è che è riuscita a "far sparire" le opere d’arte, i pezzi di antiquariato e bellissimi gioielli antichi.
Tanto ha fatto che mio padre ha dovuto mantenerla negli ultimi tre anni di vita.
Vi racconterò come ha sperperato l'eredità di miononno in un prossimo capitolo.
Due delle 4 uova in porcellana "a matrioska" Two of the 4 "matryoshka" porcelain eggs |
In his apartment on the Boulevard du Cimiez,
in Nice, he had hundreds of pieces -I swear, I am not exaggerating- among which
paintings on silk, genuine antiques, carpets, pieces of furniture and ornaments,
all of ancient Chinese Ming and Qing dynasties manufacturing, many of them,
coming from the Forbidden City.
I am the fortunate owner of some pieces -very few!- that Grand’pére bequeathed me
when he died of a brain tumor.
I was fifteen years old and my parents, knowing my bond with my grandfather, immediately
sent me to Nice, where I found Grand’mère in complete despair, constantly threatening to
commit suicide (!).
Fortunately, Grand’mère lived another fourteen years, time enough to dispel a fortune in money and shares and, what to me is worse, and what I am really sorry for, is that
she managed to make every single piece disappear, up to the beautiful antique jade jewelry.
In the end, she depended on my father for the last three years of her life.
I will tell you how she succeeded in spending it all in the next chapter.
I will tell you how she succeeded in spending it all in the next chapter.
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